InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sciopero Globale per il Clima: i giovani si riprendono il presente

||||

Ieri 25 marzo, si sono svolti centinaia di cortei in tutto il mondo e decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Italia in occasione dello Sciopero Globale per il Clima organizzato da Fridays For Future. Quest’anno il Climate Strike si è connotato in maniera precisa dando centralità al tema della guerra aperta in Ucraina, soprattutto sottolineando le conseguenze che questo conflitto avrà, e che già sta avendo, sull’ambiente, sulla salute, sull’ecologia.

Da Nord a Sud i cortei che hanno attraversato la nostra penisola hanno avuto la capacità di inserirsi su un piano di profondità e di incisività, mostrando la lucidità di una generazione nell’individuare le contraddizioni del presente. E’ significativo infatti che venga messo in luce più volte che si voglia lottare per un presente più giusto, per una vita migliore adesso, puntando il dito contro l’inazione dei Consigli Regionali, dei Comuni, contro il governo Draghi e il suo ministro Cingolani. Viene rifiutata l’etichetta dei cosidetti “ragazzi di..” che i politici da anni hanno utilizzato per provare a smorzare la forza sociale giovane che si mobilita su scala globale. In queste piazze paternalismi, le prese in giro, le pacche sulle spalle vengono rispedite al mittente.

E questo è chiaro anche dal fatto che in piazza insieme ai giovani e giovanissimi di F4F sono scesi i collettivi studenteschi che hanno animato l’autunno e l’inverno delle mobilitazioni studentesche contro l’alternanza scuola-lavoro, a Roma La Lupa insieme a XR, a Napoli realtà di lotte territoriali hanno partecipato al corteo dietro allo striscione “Non vi stiamo chiedendo il futuro. Stiamo venendo a riprendercelo”, a Palermo gli studenti hanno provato a forzare il cordone posto a difesa dell’ingresso del Comune per denunciare gli accordi del sindaco Orlando con Eni,

{youtube}cKaJ7NZUJO0{/youtube}

Qui il comunicato di Ecologia Politica Palermo

a Torino la vetrina di una banca è stata sanzionata ponendo il tema del profitto a discapito delle morti a scuola, sul lavoro, a causa dei conflitti in corso. Anche Fridays Val Susa ha preso parola per ribadire le ragioni dell’opposizione a un’opera dannosa e ecocida come il Tav e per portare l’attenzione sul fatto che davanti a una crisi epocale come quella che si sta vivendo a causa prima della pandemia e poi della guerra, la risposta delle istituzioni rimane quella di militarizzare una valle intera e di privare della libertà chi lotta per difenderla.

{youtube}hZGlJ8LQKfo{/youtube}

Effetto Serra=Effetto Guerra è molto di più di uno slogan, oggi significa che una parte fondamentale della società si oppone in maniera concreta al rifornimento di armi all’interno del conflitto in Ucraina e alla scelta dei governi di destinare ancora più soldi all’industria bellica, che rifiuta di cedere ai compromessi che vedranno i governi fare ulteriori passi indietro nella transizione ecologica pur di continuare a produrre agli stessi ritmi verso un orizzonte mortifero e di distruzione, che non accetta che per i profitti degli Stati e per la rincorsa all’egemonia energetica le vite umane vengano distrutte anteponendo gli interessi di Confindustria e delle grandi multinazionali del fossile e del gas, ad un presente degno. (qui un approfondimento sulle ragioni alla base della costruzione di queste piazze, con un’attivista di F4F Torino ai microfoni di Radio Blackout podcast)

Infine, vi è stato il lancio di un momento importante che si terrà a Torino quest’estate dal 25 al 29 luglio, il Climate Social Camp, un appuntamento che vedrà la partecipazione di attiviste e attivisti da tutta Europa dando l’opportunità di incontrarsi, discutere, confrontarsi. Dopo due anni di pandemia, in cui le occasioni per stare insieme e organizzarsi sono mancate, l’energia e la forza che da alcuni mesi attraversano le scuole, le piazze, i collettivi, le reti nuove di giovani e giovanissimi, dimostrano quanto ce ne sia la necessità e quanto possano essere possibilità di lotta reali e determinanti.

Il collegamento di Radio Blackout con un’attivista di F4F Torino approfondisce queste tematiche in vista della giornata di ieri.

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/f4f-per-sciopero-clima-25-marzo-2022_03_24_2022.03.24-09.00.00-escopost.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CRISI CLIMATICAFRIDAYFORFUTUREguerraTRANSIZIONE ECOLOGICA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

PFAS: tre domande per capire ogni cosa sugli inquinanti eterni

I PFAS sono oggetto di una proposta di legge ambientale esaminata il 4 aprile. Questi inquinanti eterni, onnipresenti nei nostri prodotti di consumo, sono tossici per l’uomo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Ponte: partono gli espropri.

In questi giorni sui giornali locali e nazionali sono state pubblicate le liste delle procedure per l’esproprio delle aree interessate alle opere anticipate per la realizzazione del ponte sullo Stretto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un anno dopo Sainte-Soline: solidarietà, rabbia e gioia per le strade di Nantes

Un anno fa, decine di migliaia di noi hanno marciato in mezzo ai campi delle Deux-Sèvres contro i megabacini, e siamo rimasti intrappolati dalla repressione militare, intrappolati sotto il rombo delle granate sparate a migliaia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Perù volta le spalle agli accordi climatici. I soldi e le lobby vincono ancora

Il Congresso della Repubblica del Perù, con il consenso del Ministero dell’Energia e delle Miniere (Minem), ha abrogato la legge che fissava un termine per la rimozione dei minatori illegali dal REINFO, il registro ufficiale delle attività minerarie nazionali.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

G7 clima, energia e ambiente: basta con i crimini ambientali, basta greenwashing, basta Tav!!!

Il 28, 29 e 30 aprile, Venaria sarà il palcoscenico del G7 dedicato all’energia, al clima e all’ambiente.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Obbligati a produrre rifiuti e a devastare i nostri territori: il caso di Valledora.

Oggi il sistema ci impone non solo di essere consumatori di prodotti, ma anche produttori di rifiuti: senza tregua e senza alcuna possibilità di sottrarci a questo ruolo quotidiano obbligato, per quanto frugali cerchiamo di essere.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Verso il G7 Ambiente e Energia a Torino: assemblea informativa sul mercato energetico.

Da prima dello scoppio della guerra in Ucraina siamo sottoposti a un continuo rincaro sui prezzi dell’energia, in particolare sul gas.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dal modello del supermercato al modello della biblioteca pubblica: la necessità di nuove utopie.

La transizione ecologica che viene proposta dall’alto è iniqua. Anche perché è iniqua – l’ecologia, per definizione, non lo è – non è una vera transizione ecologica.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

“Siamo dalla parte giusta della storia”. Luigi ci scrive dal carcere

Luigi ci scrive dal carcere. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Alessandria: manifestazione contro il deposito nazionale di scorie nucleari.

Sabato 6 aprile si è svolta ad Alessandria la manifestazione che si oppone alla realizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari sul territorio alessandrino.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il comitato di Govone dice NO al progetto di centrale a biometano.

Diffondiamo con piacere la campagna di raccolta fondi del Comitato No Biometano di Govone , in provincia di Cuneo, che all’interno della lotta in opposizione al progetto di centrale a biometano, ha effettuato ricorso al TAR il quale ha accettato di sospendere con provvedimento cautelare l’attuazione dello stesso, fissando l’udienza a ottobre.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Una minaccia incombe tra Veneto e Trentino: la diga sul Vanoi.

Ripubblichiamo in questa sezione un articolo di Fabio Balocco in quanto il tema dell’acqua, della sua gestione e dei progetti che vorrebbero essere realizzati sul territorio piemontese ritorna con una certa frequenza. Inoltre, abbiamo avuto modo di approfondire il ciclo idrosociale grazie a un seminario organizzato dal collettivo Ecologia Politica Torino all’interno del percorso di mobilitazione verso il G7 Ambiente & Energia.