InfoAut
Immagine di copertina per il post

Processone Notav. Sentenza annullata, crolla l’impianto accusatorio [in aggiornamento]

||||

Il processo è da rifare. La Cassazione annulla la sentenza che nel 2016 aveva condannato 38 Notav per le gionate di lotta del 27 Giugno e 3 Luglio 2011.

La Cassazione, dopo l’udienza svolta l’11 aprile scorso in cui era stata rimandata la sentenza definitiva, ha annullato la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Torino nel 2016, che aveva visto condannati 38 imputati e in seguito alla quale era stato presentato ricorso.
Crolla così l’impianto accusatorio di Caselli, Padalino & co, costruito sulla vendetta politica. Diversi capi di imputazione sono stati annullati e le richieste di risarcimento non sono state confermate. Inoltre le pene richieste per gli accusati, laddove confermata la condanna, verranno rivalutate. 

Come ricordavano i Notav all’uscita dell’aula il giorno in cui era attesa la sentenza, “ora si scopre che il Tav non serve più, avevamo ragione”. Il castello di sabbia infatti comincia a disfarsi.

Attendiamo aggiornamenti dagli avvocati Notav per fornire ulteriori dettagli.

****************

Aggiornamento 28/04:

Riportiamo di seguito il comunicato diffuso ieri da Notav.info che spiega più nei dettagli il contenuto della sentenza e rilancia sui prossimi appuntamenti di lotta No Tav:

Maxiprocesso: la crociata contro i No Tav esce ridimensionata

La sentenza odierna della Corte di Cassazione boccia buona parte dell’impianto accusatorio della procura di Torino, che ha portato in due gradi di giudizio, 53 notav a maxi condanne e maxi risarcimenti.

Lo abbiamo sempre detto che “a processo” era la nostra storia, il nostro essere movimento, e che la feroce campagna accusatoria nei nostri confronti non fosse altro che una vendetta politica, utile a piegarci vista la longevità e la forza del nostro movimento.

La sentenza è articolata e sarà perfettamente comprensibile alla pubblicazione delle motivazioni ma possiamo tranquillamente dire che comporta un’ assoluzione totale , diverse assoluzioni per capi d’imputazione e risarcimenti non confermati sopratutto per i sindacati di polizia.

Per nessuno è stata confermata la sentenza di condanna e questo significa che l’impianto accusatorio della Procura di Torino è crollato (era stato fatto proprio dal tribunale di Torino anche in secondo grado). Per nessun notav la pena diventa definitiva e per quasi tutti ci dovrà’ essere un nuovo processo in corte d’appello. Tutti i ricorsi fatti dalla procura generale con cui erano state impugnate le sia pur poche assoluzioni intervenute in appello sono stati respinti!

In ulteriore sintesi, la linea della procura di Torino, imbastita da Caselli e Maddalena, ed eseguita dai pm con l’elmetto, subisce una sonora sconfitta, con una sentenza di cassazione che la demolisce con forza!

Ora pretendiamo giustizia ulteriore e vogliamo mettere fine a quest’opera inutile e devastante, sempre più convinti e supportati dalle nostre ragioni.Un giorno la storia renderà omaggio a quanti si sono spesi per il futuro di tutti noi, partecipando in prima persona, con generosità e passione.

Per noi è già tempo di rimetterci in marcia, e il 19 maggio lo faremo con una grande manifestazione popolare da Rosta ad Avigliana!

Si parte e si torna insieme, sempre!
Avanti notav!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

3lugliomaxiprocessonotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

PFAS: tre domande per capire ogni cosa sugli inquinanti eterni

I PFAS sono oggetto di una proposta di legge ambientale esaminata il 4 aprile. Questi inquinanti eterni, onnipresenti nei nostri prodotti di consumo, sono tossici per l’uomo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Ponte: partono gli espropri.

In questi giorni sui giornali locali e nazionali sono state pubblicate le liste delle procedure per l’esproprio delle aree interessate alle opere anticipate per la realizzazione del ponte sullo Stretto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un anno dopo Sainte-Soline: solidarietà, rabbia e gioia per le strade di Nantes

Un anno fa, decine di migliaia di noi hanno marciato in mezzo ai campi delle Deux-Sèvres contro i megabacini, e siamo rimasti intrappolati dalla repressione militare, intrappolati sotto il rombo delle granate sparate a migliaia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Perù volta le spalle agli accordi climatici. I soldi e le lobby vincono ancora

Il Congresso della Repubblica del Perù, con il consenso del Ministero dell’Energia e delle Miniere (Minem), ha abrogato la legge che fissava un termine per la rimozione dei minatori illegali dal REINFO, il registro ufficiale delle attività minerarie nazionali.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

G7 clima, energia e ambiente: basta con i crimini ambientali, basta greenwashing, basta Tav!!!

Il 28, 29 e 30 aprile, Venaria sarà il palcoscenico del G7 dedicato all’energia, al clima e all’ambiente.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Richiesta sospensione al CSM per Bucarelli, pm anti-No Tav

Ancora guai per il PM Enzo Bucarelli, che negli ultimi anni si è distinto per le persecuzioni nei confronti dei No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: cosa sta succedendo a Salbertrand?

Ai margini del parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand sono arrivati jersey di cemento, griglie metalliche e concertina necessari per il cantiere dello svincolo del cantiere Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: siamo la montagna che si difende… da 18 anni!

Si è conclusa ieri la tre giorni No Tav in occasione dell’8 dicembre di quest’anno. Un anno che ha visto un’accelerazione da parte di chi devasta la montagna e di chi reprime chi la difende in particolare in questi ultimi mesi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2023 – In 10mila di nuovo in marcia contro il Tav!

Una grande marcia popolare ha attraversato ieri le strade della valle. 10mila No Tav, partiti da Susa, hanno riempito la statale per raggiungere Venaus dopo 18 anni dalla battaglia che ci ha permesso di riconquistare quelle terre che oggi ospitano il presidio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Trento: sabato 14 ottobre corteo No Tav contro la Circonvallazione

Comitati e singoli cittadini contrari all’opera avevano ragione: questo progetto è una bomba ecologica puntata su Trento e su tutto l’asse dell’Adige.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorgio No Tav sorvegliato speciale – Aggiornamenti

Il 28 febbraio 2023 la Procura di Torino ha chiesto la sorveglianza speciale e l’obbligo di dimora nel luogo di residenza per quattro anni per Giorgio Rossetto, militante di area autonoma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Grande confusione nel cielo Sitav. Due autoporti e nessuna stazione

Ormai è guerra aperta tra i sognatori sitav. La stazione internazionale si farà a Susa o Bussoleno? A chiederlo è proprio uno dei massimi tifosi del progetto, Paolo Foietta, presidente della conferenza intergovernativa Italia Francia scrivendo una lettera aperta ai sindaci in cui chiede una scelta non ideologica.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il procuratore generale anti notav Saluzzo e la loggia Ungheria

Inizia forse così, con un pranzo e un calcio nel sedere l’ascesa di Francesco Saluzzo al vertice della procura generale di Torino.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Breaking the waves (I)

L’articolo di Nicolò Molinari si pone in dialogo con alcuni testi recenti intorno alla questione della composizione come problema strategico. Per riflettere sui limiti e sulle potenzialità di questa intuizione prende a riferimento il movimento delle pensioni in Francia, Soulevements de la Terre, la lotta contro i megabacini, e Stop Cop City ad Atlanta.