InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dalla Valle Scrivia alla Valle Bormida: territori che resistono

Fra queste possiamo situare anche quella ventennale contro la costruzione del Terzo Valico che ha trovato nella Valle Scrivia l’epicentro di una forza che è capace ancora oggi, a distanza di anni, di tenere testa a chi vorrebbe costruire l’ennesima opera inutile. A questa mappa delle resistenze territoriali, alcune passate e alcune presenti, alcune vittoriose, alcune sconfitte e alcune in corso, bisogna aggiungere da sabato scorso quella contro la Riccoboni e le discariche del Terzo Valico in Valle Bormida. Al di là del solito balletto sui numeri si è trattato di una manifestazione pienamente riuscita. Quando la più bassa delle stime parla di un migliaio di persone in un paese di 1300 anime non c’è nessuno spazio per i dubbi. Oltre alla quantità è stata la qualità della composizione ad impreziosire la manifestazione. Si è trattato senza dubbio di un corteo di popolo.

Anziani e bambini, adulti e ragazzi, militanti dei comitati e Sindaci, agricoltori, operai, disoccupati, commercianti, insegnanti per la maggior parte residenti in Valle Bormida con un contributo di partecipazione importante portato dalle donne e dagli uomini che da anni si battono contro il Terzo Valico. Una lotta quella della Valle Bormida che ha avuto i soliti tempi di incubazione lunghi e a cui dopo una prima fase giocata a ricorsi e carte bollate è seguita finalmente la mobilitazione popolare. Una traiettoria non dissimile da quella dell’opposizione al Terzo Valico che ha visto il salto di qualità nella costruzione del movimento popolare. A partire dalla prima marcia da Serravalle ad Arquata dell’aprile del 2006 anticipata dall’occupazione dall’allora cantiere abbandonato del foro pilota di Voltaggio e dalle prime dure contestazioni dentro e contro il Consiglio Provinciale che diede parere favorevole alla realizzazione del Terzo Valico.

Tutte queste lotte e i diversi cicli di mobilitazione sono innanzi tutto lotte in difesa della propria terra, qualcosa di diverso e più grande da quelle che alcuni giornali si ostinano a definire “battaglie ambientaliste”. Davanti alla messa a valore dei territori, allo sfregio con cui una classe politica corrotta ha pensato di fare della Provincia di Alessandria un terreno da conquistare ai fini della riproduzione di un capitalismo predone, alla totale carenza di “democrazia” nei processi decisionali, segue, non sempre, ma sovente, la risposta dal basso di chi decide di non ingoiare in silenzio l’ennesima imposizione. “Ad ogni azione corrisponde sempre una uguale ed opposta reazione” ci ricorda Newton, ai comitati e ai movimenti il compito di far sì che la reazione vada nella giusta direzione.
Quello che è successo a Sezzadio, dove nonostante la presenza di diversi esponenti e di alcuni Consiglieri Regionali del Pd che negli anni hanno dato prova del loro disprezzo nei confronti della lotta contro il Terzo Valico, chiara è stata la direzione contro cui incanalare la protesta. Innanzi tutto una manifestazione contro la Riccoboni e il Terzo Valico, ma anche contro Rita Rossa, Presidente della Provincia e Sindaco piddino di Alessandria e contro ciò che rappresenta il Partito Democratico.

Ci ha fatto sorridere leggere “le precisazioni” su facebook di Walter Ottria, Consigliere Regionale del Pd, su strumentalizzazioni politiche e volgari insulti. Sono il segno chiaro e preciso che chi si aspettava una passerella senza la capacità di individuare il nemico è tornato a casa con l’amaro in bocca. Qualcuno spieghi a quell’anima bella di Ottria che sostiene in consiglio il Governatore della Regione Sergio Chiamparino, uno dei principali ultras della realizzazione del Terzo Valico. Non deve essere stato facile per lui sfilare in mezzo a centinaia di militanti No Tav e come un novellino, invece che ingoiare il rospo in silenzio, ha dato in pasto alla rete la sua frustrazione.

In conclusione anche in Valle Bormida la strada della resistenza ci pare tracciata. Ora bisogna continuare a camminare con determinazione e passo costante su quella strada. I territori che resistono sono già l’embrione del mondo nuovo di cui c’è bisogno e che bisogna costruire, un mondo che contiene molti mondi, dove fra le altre cose l’uomo dovrà necessariamente imparare a rispettare, amare e difendere la propria terra.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tavnotav terzo valicoresistenza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

PFAS: tre domande per capire ogni cosa sugli inquinanti eterni

I PFAS sono oggetto di una proposta di legge ambientale esaminata il 4 aprile. Questi inquinanti eterni, onnipresenti nei nostri prodotti di consumo, sono tossici per l’uomo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Ponte: partono gli espropri.

In questi giorni sui giornali locali e nazionali sono state pubblicate le liste delle procedure per l’esproprio delle aree interessate alle opere anticipate per la realizzazione del ponte sullo Stretto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un anno dopo Sainte-Soline: solidarietà, rabbia e gioia per le strade di Nantes

Un anno fa, decine di migliaia di noi hanno marciato in mezzo ai campi delle Deux-Sèvres contro i megabacini, e siamo rimasti intrappolati dalla repressione militare, intrappolati sotto il rombo delle granate sparate a migliaia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fogli di Via in Val Susa: fino a che punto è lecito tacciare di pericolosità sociale persino chi…non c’era?

Questa volta parto dalle conclusioni, tiro le somme senza scrivere gli addendi, arrivo subito alla sintesi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Tribunale di Torino: conferenza stampa sulla sorveglianza speciale di Giorgio

Questa mattina, alle ore 12.30 davanti al Tribunale di Torino, ci sarà una conferenza stampa sul tema della sorveglianza speciale. In particolare, riguardo l’accanimento giudiziario nei confronti di Giorgio Rossetto, militante di area automoma e No Tav della prima ora.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lavori pericolosi in Valsusa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da notav.info