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Abruzzo. In 40mila contro le trivellazioni per ‘Ombrina Mare’

La costruzione della piattaforma, per conto della società petrolifera inglese Medoilgas, dovrebbe sorgere a circa 5 km dalla costa, mentre una concessione di almeno 24 anni, permetterebbe ad una grande nave petrolifera di ormeggiare a 10 km dalla terraferma. L’ennesimo abominevole scempio sulle coste italiane e, ancora una volta, una devastazione dettata da una politica energetica nazionale che continua a puntare su fonti fossili e alla perenne ricerca di idrocarburi.

A scendere in piazza sabato sono stati quindi migliaia di cittadini e cittadine che hanno partecipato alla manifestazione “No Petrolio” organizzata da diverse associazioni ambientaliste e alla quale hanno aderito e preso parte anche sindacati, collettivi, numerosi Comuni abruzzesi e gran parte della società civile. Mentre il corteo imponente attraversava le strade della cittadina abruzzese, la Medoilgas Italia, si affrettava a ribadire le sue menzogne riguardo allo scempio che vuole mettere in campo sulle coste, ribadendo la sicurezza del progetto e inneggiando alla “petrolizzazione dell’Adriatico”. Parole che però non convincono i cittadini e le cittadine abruzzesi che invece sembrano aprire un concreto terreno di lotta contro l’ennesima devastazione del territorio.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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