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Ventimiglia, corteo bloccato e violente cariche sui #NoBorders

Da subito è stato chiaro il clima di intimidazione costruito da Questura e amministrazione cittadina per tentare di scoraggiare la partecipazione al corteo del pomeriggio: fin dalla mattina sono iniziati controlli, identificazioni sui treni e posti di blocco nei confronti di quanti stavano raggiungendo Ventimiglia da molte città italiane. Lo scenario che si è venuto a creare poche ore dopo non ha fatto che confermarlo: il piazzale della stazione – luogo prefissato per la partenza della manifestazione – era stato completamente blindato e militarizzato, con celerini e mezzi schierati su ogni lato per impedire fisicamente alle centinaia di migranti e solidali di poter partire in corteo. Una provocazione gravissima e senza precedenti che ha di fatto impedito per tutto il pomeriggio la libertà di manifestare per le vie di Ventimiglia, relegando la protesta al piazzale di partenza. Non solo: la polizia ha anche impedito a un gruppo di migranti che aveva trascorso la notte in un centro d’accoglienza della Croce Rossa adiacente alla stazione di poter uscire dal centro e di unirsi alla manifestazione, minacciandoli di identificazione. Il presidio nel piazzale ha sostato a lungo all’ingresso del centro per sostenere le rivendicazioni dei migranti desiderosi di unirsi alla protesta e per tutto il pomeriggio si sono alternati interventi, musica e cori contro il vergognoso blocco attuato dalle forze dell’ordine.

Insomma, la risposta delle istituzioni a chi chiedeva libertà è stato l’ennesimo sbarramento, un’altra frontiera.

Nella prima serata, mentre già una parte dei manifestanti aveva lasciato la piazza, i rimanenti hanno iniziato ad organizzarsi per rimanere nel piazzale della stazione, montando alcune tende e ricreando un piccolo presidio.

Mentre era in corso un’assemblea per decidere i prossimi passi della mobilitazione, la polizia è intervenuta all’improvviso per rimuovere il presidio, caricando a freddo e violentemente i manifestanti che erano rimasti nella piazza. Le cariche si sono poi trasformate in un inseguimento per le vie di Ventimiglia, con una vera e propria caccia all’uomo e manganellate alle spalle.

Al momento risultano almeno due manifestanti feriti, mentre un terzo è stato fermato e gli è stato dato il foglio di via da Ventimiglia, sulla scia di quanto già accaduto nei confronti di molti altri solidali del presidio negli ultimi mesi.

Seguiranno aggiornamenti…


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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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