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Lasciti del Jobs Act – Abolito obbligo registri infortuni sul lavoro

Non ci si può esimere dal puntualizzare che, in assenza di una conflittualità esplicita agita nei luoghi lavorativi in quanto rifuggita dai sindacati concertativi, si è maggiormente lasciato campo a misure come queste che concorrono a un sempre maggiore sfruttamento in un Paese che ha visto un sensibile aumento delle morti bianche sul posto di lavoro nell’anno appena trascorso rispetto a quelli precedenti. 

Nondimeno, nell’autunno precedente appare in tutta la sua portata lo svuotamento del residuo portato conflittuale e rivendicativo dei grandi sindacati confederali italiani, supini nella loro posizione di rendita a braccetto con i grandi potentati politici ed economici.
E d’altronde, non è mai troppo tardi per rispolverare la foto di Cernobbio di Susanna Camusso – da mesi sparita da ogni cronachismo- immortalata mentre banchettava allegramente con l’ex premier Mario Monti (correva il marzo 2012)..

 

da: Operai Contro (Redazione)

ABOLITO OBBLIGO REGISTRI INFORTUNI SUL LAVORO

La banda PD-LEGACOOP di governo deve dare un altro colpo di pala alle statistiche su morti e infortuni del lavoro. Il leit-motiv sempre quello: semplificazione. Come lo fu con le modifiche alla 626, e quelle che hanno picconato il testo unico sul lavoro partorito nel 2008 e già stravolto l’anno dopo dal governo Berlusconi appena rientrato a Palazzo Chigi.
L’INAIL compiacente ci tiene a precisare che comunque i padroni dovranno segnalare all’ente ogni evento del genere: troppa grazia. E per gli “addetti ai lavori” sarà a disposizione con accesso riservato un registro eventi telematico dal 23 dicembre 2015.
Operai non dobbiamo assolutamente sapere il numero di infortuni e morti.

Invito a continuare a seguire il lavoro dell’Osservatorio Indipendente di Bologna curato da Carlo Soricelli ( cadutisullavoro.blogspot.com ) che raccoglie in maniera indipendente tutte le violenze dei padroni e del loro lavoro salariato.

da: Trasporti-Italia

Dallo scorso 23 dicembre è abolito l’obbligo a carico dei datori di lavoro della tenuta del registro infortuni, in una logica di semplificazione degli adempimenti complessivi.
La misura è contenuta nel Decreto Legislativo del 14 settembre 2015, concernente “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro”, attuativo del Jobs Act.

L’Inail precisa che il datore di lavoro è comunque tenuto a denunciare gli infortuni sul lavoro occorsi ai propri dipendenti, come accadeva prima dell’abolizione.
In considerazione dell’abolizione del registro, l’Inail, allo scopo di offrire agli organi preposti all’attività di vigilanza uno strumento alternativo in grado di fornire dati ed informazioni utili ad orientare l’azione ispettiva, ha realizzato un “cruscotto” nel quale sarà possibile consultare gli infortuni occorsi a partire dal 23 dicembre 2015. Il cruscotto infortuni è accessibile agli organi di vigilanza nell’area dei servizi online del sito ufficiale dell’Inail inail.it, tramite l’inserimento delle credenziali in possesso degli organi stessi.

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