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Bari: antifascismo è antisessismo

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Riportiamo il comunicato dell’Ex-caserma Liberata in merito a quanto accaduto alcuni giorni fa in occasione del Pride di Bari:

“Perché se non ti lascio pronunciare il tuo odio, sono certa, rivendicherai il tuo “diritto alla libera espressione” e chiamerai le guardie per censurare le mie letture, per vietare la mia cultura, per bruciare i miei riferimenti storici e politici, per bastonare me che manifesto l’antifascismo”

Non è facile per chi milita in collettivi politici venire a sapere di episodi che dovrebbero essere lontani anni luce dai nostri ambienti. Ma il contesto in cui la nostra realtà e il nostro collettivo sono immersi, è un contesto sociale che non ci risparmia mai violenza e sessismo, e quindi ci troviamo a dover fare i conti con tutto il lavoro che c’è ancora da fare. Al termine del Pride barese, durante una festa privata, organizzata in una casa privata da un locale di riferimento dell’area LGBTQIA, delle persone, in virtù del fatto che “non erano d’accordo con le modalità della festa” hanno assunto comportamenti sessisti, omofobi e transfobici oltre che assolutamente violenti e prevaricatori. La differenza è che questa volta parliamo di persone con le quali abbiamo condiviso percorsi politici e esperienze di strada, presidi sotto le carceri o grandi bevute al bar del quartiere e anche se queste persone non sono militanti attivi del nostro collettivo sentiamo comunque la responsabilità politica dell’accaduto sulle nostre spalle. Se differenti sono le responsabilità individuali, netto è il nostro rifiuto dei gesti, delle parole e degli atteggiamenti violenti assunti da tutti coloro che hanno trasformato la loro partecipazione ad una festa LGBTQIA in una aggressione reiterata nei confronti delle stesse soggettività LGBTQIA presenti. Esprimiamo piena solidarietà a tutti e tutte coloro che sono stat* vittime di un’aggressione a tutti gli effetti machista e sessista in un contesto per di più politico, anche se privato, in quanto attraversato da soggettività politiche organizzate e non. Antifascismo è anticapitalismo, antifascismo è antirazzismo, antisessismo, lotta contro le disparità, gli abusi e la prevaricazione.

Come compagn* di Ex-Caserma Liberata, non ci sentiamo di dare in questo momento agibilità a questi soggetti, così come la possibilità di attraversare questo spazio, ma sappiamo di chi stiamo parlando e non pensiamo che, con loro, il tempo del confronto e della pedagogia sia finito. Consapevoli che troppo spesso la lotta al sessismo, al machismo e al patriarcato venga considerata come “secondaria”, rispondiamo ora con determinazione a questo grave avvenimento e sentiamo il bisogno di confrontarci con le soggettività politiche cittadine su un problema che ciclicamente dobbiamo affrontare: il sessismo nei movimenti. Saremo sempre vigili e contrasteremo con forza ogni atteggiamento prevaricatore in quanto siamo convint* che l’antifascismo e l’antisessismo non siano solo una bandiera da sventolare alla contingenza ma pratiche quotidiane.

Collettivo Ex-Caserma Liberata

**********

Tra i comunicati sull’accaduto vedi anche:

Scritti Cozzali di Frocie Indecorose – di Transfemministe Queer Bari

Froce, Terrone e Diasporiche – di Laboratoria Transfemminista Transpecie Terrona Napoli e Laboratorio Smaschieramenti

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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