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Telecamere puntate

Visto con un occhio che guarda al passato recente di questo paese, questo processo a Berlusconi sembra una ruota che torna al punto di partenza. Berlusconi si presentò sulla scena elettorale nel ’94 dopo che il potere giudiziario unito ad un altro potere, ancora poco conosciuto o studiato in Italia, quello mediatico, degradava un’intera classe politica portandola prima in un’aula di tribunale per poi mostrarla impaurita attraverso i primi piani delle telecamere su tutti i teleschermi italiani.

Anche oggi gli ingredienti sembrano esserci: aule di tribunale, il leader politico/mediatico per eccellenza in questo misero presente italiano, le telecamere e anche le star. Stavolta però chi siede sul banco degli imputati conosce a memoria le strategie per spezzare l’unione di questi due poteri, che furono lo tzunami dei primi anni novanta. Anzi uno di questi poteri l’imputato lo governa e lo possiede nel senso letterario del termine.

L’altro ingrediente interessante è che tutto il contenuto di questa spettacolarizzazione è il gossip, ovvero quel fenomeno che permette la costruzione di personaggi politici pubblici intorno alla capacità di intrattenimento avvantaggiando il costruirsi di un linguaggio politico sempre più specialistico da far circolare soltanto all’interno di canali specializzati.

Insomma questo processo è un frullato che mette insieme tutti i frutti che permettono al ceto politico di riprodursi ed estrarre consenso.

Siccome concordiamo con i redattori di senzasoste quando dicono che “gli unici a ridere saranno gli storici di questo periodo”, cerchiamo anche di evitare di parlare di politica spettacolo, poiché rimanderebbe ad una dimensione sovrastrutturale di questo aspetto, mentre la faccenda è decisamente seria.

Se si può dire che un periodo storico è alla fine, ancora però non sappiamo come finisce, per cui prima di ritrovarci in una condizione poco gradevole, diventa importante agire questo fenomeno. Se Berlusconi difficilmente subirà mediaticamente questo processo, non è detto però che non subisca alcuni risvolti di esso. Quali sono i risvolti? Semplicemente il distaccarsi ancora di più di questa classe politica dalla società. Una società che oggi trova poco tempo per momenti di intrattenimento, poiché è impegnata in questioni che riguardano problematiche quali reddito e casa per esempio.

Un distaccarsi che potrebbe prendere le forme di insorgenza più varie che vanno capite e solcate anche nelle loro contraddizioni. Ricordo solo una cosa: Berlusconi notoriamente quando non ha paura del suo avversario lo attacca, il 14 Dicembre non disse una parola.

 

Bada Nasciufo

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