InfoAut

C’è anche il nucleare

La Corte Costituzionale ha deciso che il quesito referendario che riguarda il nucleare rimane, e quindi oltre al quesito sulla privatizzazione dell’acqua e sul legittimo impedimento, il 12 e 13 giugno sarà presente anche quello che chiede di bloccare i progetti nucleari del governo.

Un duro colpo per la lobby del nucleare, per chi si aspettava che il quesito fosse cancellato, grazie alla scelta del governo di posticipare il ritorno all’atomo. Una mossa che aveva l’intento di svuotare l’affluenza alle urne, che a mano a mano continuava a dare segni di aumento, proprio grazie alla scheda sul nucleare e purtroppo anche alla tragedia Giapponese che ha svegliato i molti che fino a quel momento avevano creduto alla propaganda dell’energia sicura.

Una tragedia che ha portato sotto gli occhi di tutti la verità sul nucleare, sulla sua pericolosa incontrollabilità in caso di incidente e sulla devastazione della vita in quanto tale, sia essa nostra o dell’ambiente. E una tragedia che ha confermato anche come la gestione del nucleare sia permanentemente viziata dal silenzio, dalla inesistente trasparenza di chi dovrebbe gestire nel nostro interesse un impianto atomico (si veda le menzogne della TEPCO ed i mea culpa del Governo Giapponese) e dall’assoluta conferma di quanto essa sia una scelta a favore dei soliti intrecci politici ed economici, che poco hanno ha che fare coni reali bisogni delle popolazioni.

Quindi salutiamo positivamente la notizia del mantenimento del quesito, scippatto dal governo Berlusconi,  e l’importanza della vittoria del SI contro il nucleare, ricordando però che la lotta contro le sue lobby  non si fermerà il 12 e 13 giugno, perché ancora molte sono le questioni aperte, come ad esempio il problema del deposito delle scorie e il loro trasporto, e consapevoli anche che gli interessi economici intorno all’atomo ci impongono di stare sempre vigili in difesa dei nostri territori e del nostro futuro. 

 

Redazione Infoaut

 

 

La Corte Costituzionale ha deciso che il quesito referendario che riguarda il nucleare rimane, e quindi oltre al quesito sulla privatizzazione dell’acqua e sul legittimo impedimento, sarà presente anche quello che chiede di bloccare per sempre i progetti nucleari del governo.

 

Un duro colpo per la lobby del nucleare, per chi si aspettava che il quesito fosse cancellato, grazie alla scelta del governo di posticipare il ritorno all’atomo. Una mossa che aveva l’intento di svuotare l’affluenza alle urne, che a mano a mano continuava a dare segni di aumento, proprio grazie alla scheda sul nucleare e purtroppo anche alla tragedia Giapponese che ha svegliato i molti che fino a quel momento avevano creduto alla propaganda dell’energia sicura.

 

Una tragedia che ha portato sotto gli occhi di tutti la verità sul nucleare; sulla sua pericolosa incontrollabilità in caso di incidente e sulla devastazione della vita in quanto tale, sia essa nostra o dell’ambiente. E una tragedia che ha confermato anche come la gestione del nucleare sia permanentemente viziata dal silenzio, dalla inesistente trasparenza di chi dovrebbe gestire nel nostro interesse un impianto atomico (si veda le menzogne della TEPCO ed i mea culpa del Governo Giapponese) e dall’assoluta conferma di quanto essa sia una scelta a favore dei soliti intrecci politici ed economici, che poco hanno ha che fare coni reali bisogni delle popolazioni.

 

Quindi salutiamo positivamente la notizia del mantenimento del quesito, scippatto dal governo Berlusconi, ricordando però che la lotta contro la lobby del nucleare non si fermerà il 12 e 13 giugno, perché ancora molte sono le questioni aperte, come ad esempio il problema del deposito delle scorie e il loro trasporto, e consapevoli anche che gli interessi economici intorno all’atomo ci impongono di stare sempre vigili in difesa dei nostri territori e del nostro futuro.

 

Augurandoci una continuità invitiamo ancora a votare ed a far votare un SI contro il nucleare!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

no nuclearereferendum

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Tamburini di guerra

Mentre gli stati continuano ad ammassare armamenti il tentativo di condizionamento dell’opinione pubblica sull’inevitabilità della guerra raggiunge nuove vette, tra giornalisti che lodano i benefici per l’economia dell’industria delle armi, propaganda nelle scuole e proposte politiche scellerate.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa vuol dire un’università libera?

In TV e sui giornali si è scatenata la canea mediatica nei confronti degli studenti e delle studentesse universitarie che richiedono la fine degli accordi di ricerca militari o di dual use con le università israeliane.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Macron, à la guerre!

Il presidente francese si lancia in dichiarazioni apparentemente scomposte sulla guerra russo-ucraina, palesando lo “spirito dei tempi” di una parte delle elites europee. Il tronfio militarismo da prima guerra mondiale ci avvicina al disastro.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Agricoltura: la fabbrica impossibile

Non possiamo comprendere queste mobilitazioni senza cercare un nuovo modo di vedere le cose.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

“Difendiamo la nostra terra!” Reportage dalle proteste degli agricoltori Piemontesi

Si tratta di un racconto situato e parziale, a metà strada tra la cronaca e l’analisi, che speriamo possa servire da spunto tanto per una riflessione più ampia quanto per la scrittura di altre analisi situate.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Costante trumpista: la guerra civile latente negli Stati Uniti

In molti avevano creduto che dopo i fatti di Capitol Hill il trumpismo come fenomeno politico sarebbe stato archiviato, presentandosi al limite nelle forme di un estremismo suprematista tanto più radicale quanto residuale.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Palestina, il “senso storico” e noi

Quanto sta accadendo in Palestina crediamo sia un elemento chiarificatore. Lo è sicuramente per le masse che si sono messe in movimento per sostenere la popolazione di Gaza non solo nel mondo arabo, ma anche in tutto l’Occidente.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Salvini: una vita al servizio dei potenti

La nuova trovata di Salvini: una campagna d’odio verso l’islam per distrarre l’opinione pubblica dal genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Caselle: la propaganda di guerra uccide

Lo schianto della Freccia Tricolore che ha ucciso una bambina di cinque anni ha scosso il paese. Quanto avvenuto però merita una riflessione più profonda sulla militarizzazione della società e sul concetto di sicurezza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Quale futuro ci aspettiamo?

Come incidere in questo scenario? Come porre una rigidità nei confronti delle dirigenze occidentali, a partire dal nostro governo, per frenare l’escalation bellica alla quale stiamo assistendo? Assumendosi il compito di non voler fare parte di chi può essere sacrificabile e, con noi, la nostra parte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Alessandria: manifestazione contro il deposito nazionale di scorie nucleari.

Sabato 6 aprile si è svolta ad Alessandria la manifestazione che si oppone alla realizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari sul territorio alessandrino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TriNO dice NO al deposito unico di scorie nucleari.

Sabato 3 febbraio si terrà un appuntamento di informazione e mobilitazione sul territorio del vercellese oggetto di autocandidatura da parte del Comune di Trino per ospitare il deposito unico di scorie nucleari.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Australia, Referendum “The Voice”: riflessione sul corteo di Sydney a sostegno della voce aborigena all’interno della Costituzione australiana. 

Nonostante il caldo di Sydney sono in migliaia a radunarsi domenica 17 settembre ore 14:00 al Redfern Park, per partecipare alla marcia in sostegno del referendum del 14 ottobre 2023 che promette di dare una voce aborigena all’interno della Costituzione Australiana. L’afflusso delle persone al concentramento è accompagnato dagli interventi dal palco, tra cui la […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecuador: un referendum ferma l’estrazione di petrolio nella foresta amazzonica

Si stima che in un solo ettaro del parco Yasunì ci siano più specie animali che in tutta l’Europa e più specie vegetali che in tutto il Nord America.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

BERLINO: REFERENDUM, SI ALL’ESPROPRIO DI ABITAZIONI DI PROPRIETA’ DI GRANDI GRUPPI IMMOBILIARI PER FARNE CASE POPOLARI

Con il 56,4%, la maggioranza dei berlinesi aventi diritto al voto ha deciso a favore della socializzazione dei grandi gruppi immobiliari e quindi contro la speculazione sugli spazi abitativi. A Berlino infatti si è votato anche per la confisca degli appartamenti ai colossi dell’immobiliare come Deutsche Wohnen, che posseggono oltre 3.000 immobili. Il referendum non […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Deposito scorie: perché no?! (con G.Ferrari) – VOCI DALL’ANTROPOCENE

La lista delle 67 località indicate dal governo come potenziale sito per il deposito unico nazionale di scorie nucleari ha risvegliato incubi mai sopiti. Com’è ovvio, l’ipotesi di diventare la pattumeria radioattiva d’Italia non piace a nessuno e da ogni territorio si sono già levate le dichiarazioni contrarie delle amministrazioni locali, pronunciatesi perlopiù secondo il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

BREXIT: ACCORDO TRA UE E LONDRA. LA SCOZIA: “ORA L’INDIPENDENZA”

Accordo sulla Brexit tra Ue e Londra: l’intesa raggiunta nel pomeriggio di giovedì 24 dicembre 2020 è basata su un testo di 2000 pagine e scatterà il 1 gennaio. Cosa succederà? Per ora si evita il ritorno ai dazi sulle merci e altri servizi, ma bisognerà valutare la situazione settore per settore: maggiori informazioni domani, […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Viva la Scostituzione!

Sappiamo che quello che scriveremo nelle prossime righe non piacerà a molti e molte, probabilmente anche alcuni dei nostri lettori abituali storceranno il naso. Crediamo comunque che sia utile provare a discutere apertamente di quanto successo nelle scorse ore, cioè la vittoria del Sì al referendum. Non vogliamo fare i profeti del giorno dopo, né […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un referendum di quartiere per un progetto di lotta e di comunità

Praticamente un plebiscito. Con 144 voti favorevoli su 149 il referendum del 3 giugno autorganizzato nella zona popolare di Sant’Ermete a Pisa ha sancito la totale aderenza del progetto del comitato agli umori e i bisogni dell’intera comunità degli abitanti delle case popolari del quartiere. Ma, più in generale, segna un punto di non ritorno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia, Bure: scontri al corteo contro il progetto di deposito di scorie nucleari

Ieri, 15 Agosto, più di mille persone si sono ritrovate a Bure, nord-est della Francia nel dipartimento della Mosa, per protestare contro il progetto CIGÉO: un centro di stoccaggio di scorie nucleari altamente tossiche. Il corteo doveva raggiungere il sito archeologico neolitico di Saudron, comune vicino a Bure, uno dei luoghi che verrebbe spazzato via […]