InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bosnia, Bulgaria: rimane alta la tensione nei Balcani

Con quello di ieri é il quinto giorno di proteste a Sofia contro il governo bulgaro, partite inizialmente da una richiesta di dimissioni al Capo della Sicurezza Delyan Peevski, nominato di recente, perchè ritenuto coinvolto dentro cicli di corruzione mafiosa.

Ben presto le proteste sono divenute esponenziali portando migliaia di persone in strada giorno dopo giorno. Così, ora la rivendicazione centrale è la caduta del governo socialista giudato dal Primo Ministro Plamen Oresharski.

La percezione lampante raccogliendo la voce dei manifestanti è che a partire dalla transizione post-1989 per ristrutturare lo Stato in una democrazia capitalistica, il risultato sia stato quello di arricchire selvaggiamente una ristretta minoranzaoligarchica che ne ha approfittato per succhiare di continuo risorse pubbliche, portando la Bulgaria a divenire effettivamente governata da una sorta di cleptocrazia mafiosa.

Alta anche la tensione in Bosnia, dove si è avuta una serie di importanti momenti di piazza, nonostante le proteste esplose in Turchia e Brasile abbiano fatto oscurare sui principali media quanto sta accadendo. A Sarajevo decine di migliaia di persone hanno circondato il Parlamento il 5 giugno scorso per fare in modo che venissero rilasciati documenti d’identità fondamentali affinchè una bambina potesse curarsi in Germania.

La bimba è poi deceduta, cosa che ha contribuito ad innalzare il livello di rabbia delle piazze bosniache (Sarajevo,Mostar,Tuzla), che in maniera molto interessante vedevano i manifestanti rivendicare la propria unità al di sopra delle diverse etnie presenti nel paese, da sempre attraversato da una costruzione di conflitto interetnico funzionale solamente alle varie strutture partitiche, nominalmente a difesa degli interessi della loro etnia di riferimento ma in realtà tutte succubi agli appetiti del grande capitale.

Come in Turchia e in Bulgaria però è evidente che non sia solo la questione dei documenti l’unica motivazione dell’esplosione di rabbia nei confronti del sistema della rappresentanza, bensì sia stato solamente ciò che ha fatto detonare un’insoddisfazione molto più estesa.

Nello stesso momento in cui i manifestanti occupavano piazza del Parlamento, la stessa assemblea legislativa bosniaca stava discutendo nuove misure per attrarre investimenti nel paese, misure che avrebbero ulteriormente aggravato le condizioni di migliaia e migliaia di lavoratori vessati sia se rimangono stabiliti nel paese e a maggior ragione quando migrano in paesi già più inglobati nell’economia europea come la Slovenia.

La crisi della Transizione nei Balcani sembra affermarsi sempre più come uno dei processi fondamentali all’interno di un’Europa in cui va sempre più affermandosi una nuova geopolitica delle lotte, sotto il segno del rifiuto della rappresentanza e della sua corruzione.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

balcanibosniaBulgaria

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Federico II di Napoli: assemblea di massa in solidarietà con il popolo palestinese

Napoli venerdi 12 aprile, h 11.30. Dopo aver impedito al direttore di Repubblica Molinari di portare avanti la sua propaganda guerrafondaia, dopo aver occupato il rettorato, gli studenti della Federico II hanno costretto ad un tavolo il rettore Lorito.  L’aula Conforti della facoltà di Giurisprudenza è stracolma, parliamo almeno di 500 persone.  L’intervento d’apertura da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le elezioni USA: non solo uno scontro tra un “rimbambito” e un “delinquente”

Dopo il Super Tuesday del 5 marzo, la partita delle primarie presidenziali negli Stati Uniti si è chiusa con lo scontato risultato della vittoria di Biden da un lato e di Trump dall’altro, che quest’estate verranno incoronati quali candidati per la corsa del novembre 2024 nelle Conventions dei rispettivi partiti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione

In un recente comunicato, l’Assemblea Comunitaria di Puente Maderas, Municipio de San Blas Atempa, Oaxaca, intitolato significativamente “Non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione”, ribadisce il suo rifiuto fondato e il suo impegno di resistenza alla megaopera del Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’obiettivo finale di Netanyahu e le ambizioni regionali dell’estrema destra israeliana

Gli eventi degli ultimi giorni suggeriscono che potremmo vedere prendere forma l’obiettivo finale di Israele. Gli obiettivi del governo di estrema destra di Netanyahu non si limitano a Gaza: vuole conquistare tutta la Palestina e iniziare una guerra anche con Hezbollah e l’Iran.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: cariche alla manifestazione contro il concerto “in onore” dei 75 anni della NATO. 10 gli attivisti feriti

Scontri e feriti alla manifestazione contro la Nato e le politiche di guerra, 10 i manifestanti feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: crisi diplomatica dopo l’assalto della polizia ecuadoregna all’ambasciata del Messico a Quito.

Il presidente messicano Obrador ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Ecuador, dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, legato all’ex presidente Correa, da tempo rifugiatosi in Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raid israeliano a Damasco: un quadro degli attori e delle strategie nel conflitto in Medio Oriente.

Proviamo a dare un quadro del clamoroso attacco dell’esercito israeliano contro la sede consolare iraniana nella città di Damasco (Siria), avvenuto lunedì 1 aprile, a cui ha fatto seguito l’attacco israeliano contro i convogli umanitari della WCK del 2 aprile.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Bosnia: In migliaia in piazza contro i femminicidi e la violenza sulle donne

Dopo l’episodio avvenuto a Gradačac, in migliaia sono scesi nelle piazze di tutta la Bosnia Erzegovina per manifestare contro i femminicidi e la violenza sulle donne, e per chiedere alle autorità di garantire alle donne una protezione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I parà del “Tuscania” in Bulgaria. Addestrano alla “guerra urbana”

Nell’ambito della nuova missione NATO in Bulgaria anti-Russia, un team del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” ha curato l’addestramento dei militari assegnati al battaglione di pronto intervento multinazionale a guida italiana “alle tecniche di combattimento nei centri abitati”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un 2023 di guerre?

Mentre il conflitto in Ucraina non accenna a fermarsi, si riaccendono sotteranei altri conflitti nei “punti caldi” del globo. Non solo la pace sembra lontana, ma i rischi di un’escalation generalizzata, in particolare alle porte dell’Europa, aumentano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’anno degli anniversari / 1991-2021: inizio delle guerre nell’ex-Jugoslavia

di Elisabetta Michielin da Carmilla “Che queste mie memorie siano la coscienza sporca dei giorni che state vivendo” Fra tutti gli anniversari celebrati quest’anno uno è passato più sotto silenzio degli altri: l’inizio delle guerre nella ex Jugoslavia 30 anni fa, nel 1991, con la dichiarazione di indipendenza di Slovenia e Croazia. Eppure le guerre […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Serbia: assediato il parlamento contro la gestione dell’emergenza Covid da parte del governo

In Serbia negli scorsi giorni è scoppiata una dura protesta contro il governo di centro destra di Aleksandar Vucic. Ieri il presidente ha annunciato che l’aumento dei contagi e la condizione delle strutture sanitarie si è fatta allarmante e ha lanciato nuove misure di contenimento. Ma il provvedimento ha destato la rabbia di molti, dato […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bosnia, ultima frontiera

Riportiamo un reportage pubblicato su DoppioZero da Gabriele Proglio e Benedetta Zocchi; le foto sono state scattate tutte da Emanuela Zampa.   Ahmed, 16 anni, è profugo da quando ne ha 14. È di Pardis, un paesino in periferia di Teheran. Da oltre un anno è bloccato a Bihać, sul confine nord tra Bosnia e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ahmad Sa’adat sull’uccisione di Omar Nayef Zayed: “un tradimento da Jerico alla Bulgaria”

Sa’adat ha detto che Nayef Zayed ha lottato fino all’ultimo respiro per la Palestina, aggiungendo che il Mossad – i servizi segreti israeliani – le autorità bulgare e l’Autorità palestinese (rappresentata dal suo presidente Mahmoud Abbas), il ministro degli Esteri Riyad al-Malki e l’ambasciatore Ahmed al-Machbouh hanno tutti una responsabilità diretta in questo crimine. Sa’adat […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Immigrazione: in migliaia tra fango e confini lungo i Balcani

Le migliaia di profughi hanno trascorso un’altra notte sotto pioggia e fango mentre un nuovo treno, con 2.000 persone a bordo, è fermo da stamani sul confine tra la Slovenia e la Croazia, a Rigonci. Il totale delle persone ospitate nei centri di raccolta sloveni è di 8.390, di cui 3.693 nei centri di prima […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bulgaria: la polizia spara sui migranti. Un morto

È successo in Bulgaria vicino al confine con la Turchia, nella zona di Sredets. La polizia di confine avrebbe intimato lo stop ad un gruppo di una cinquantina di migranti afgani. Al rifiuto dei migranti di obbedire sarebbero partiti gli spari e il colpo che ha ucciso uno dei migranti. La Bulgaria ha eretto una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bosnia in fiamme: una ribellione nella periferia dell’Europa

  di Mate Kapović – 12 Febbraio 2014   Con le sue richieste radicali e le assemblee popolari, la ribellione in Bosnia ed Erzegovina mostra che il ciclo globale di lotte è lontano dall’essersi esaurito. Venerdì 7 Febbraio, i palazzi erano in fiamme in tutta la Bosnia ed Erzegovina. Il loro popolo, a lungo silente, […]