InfoAut
Immagine di copertina per il post

23 giugno, con Karlos contro l’estradizione! Tutti libere!

Se Karlos venisse estradato dovrebbe scontare in un carcere spagnolo i 16 anni cui è stato condannato nel 1997, per il presunto incendio doloso di una filiale bancaria del comune di Andoain. Una condanna spropositata che si regge su un fragilissimo impianto accusatorio, come spesso avvenuto nel caso di militanti indipendentisti baschi.

Molto probabilmente li dovrebbe scontare a centinaia di km da Euskal Herria, come accade alla quasi totalità dei detenuti baschi, per la politica spagnola della dispersione,che rinchiude i prigionieri il più possibile lontani dalle loro case, costringendo le famiglie che si recano in visita a continui spostamenti di tantissime ore con le conseguenti difficoltà come spese economiche, stress e fatica, incidenti stradali.

Per Karlos sarebbe una dispersione doppia, perché oltre alla lontananza dalla famiglia d’origine ci sarebbe quella ancora maggiore dalla famiglia che ha scelto e costruito, e che si trova in Italia, composta dalla sua compagna e da suo figlio, che è ancora un bambino.

Il caso di Karlos é solo uno dei tanti e troppi casi di assurda persecuzione della dissidenza basca da parte delle autoritá spagnole e francesi. Come Karlos é stato colpito quasi 20 anni fa da un processo politico orientato a colpire e reprimere duramente chi militava nelle organizzazioni giovanili della sinistra indipendentista basca, anche oggi l’Audiencia Nacional continua a processare e a far arrestare le compagne e i compagni di Segi, l’attuale organizzazione giovanile indipendentista, equiparando la loro militanza politica ad atti di terrorismo.

Cosí come Karlos decine di compagne e compagni baschi sono stati costretti all’esilio per evitare il gianto di ferro dell’apparato repressivo spagnolo.

Cosí come Karlos, centinaia di compagne e compagni baschi si trovano ancora in carcere, quasi sempre in regime di dispersione, per accuse e condanne legate alla loro militanza per una Euskal Herria libera e socialista. Dopo quasi 4 anni dalla fine definitiva della lotta armata di Eta, nonostante le diverse indicazioni ad opera di diverse autoritá internazionali, madrid e parigi continuano a rimanere immobili, senza voler iniziare in manira concreta ed effettiva un vero processo di pace che, affrontando  tutte le conseguenze del conflitto, e quindi anche il destino delle prigioniere e dei prigionieri politici baschi, possa permettere di voltare definitivamente pagina, per costruire un solido scenario di risoluzione del conflitto.

Denunciare l’assurditá della condanna di Karlos, opporsi alla sua estradizione, é un tassello della piú ampia moblitizatione e pressione popolare che a Roma, in Italia e a livello internazionale spinge per la fine dello stato di eccezione contro la dissidenza basca, e per l’avvio di una fase di vera di risoluzione del conflitto.

Karlos libero!
Karlos Askatu!
NO ALL’ESTRADIZIONE!
Il 23 giugno ore 9 presidio a piazzale Clodio, insieme ai compagni processati per il corteo del 14 dicembre 2010.

Le lotte sociali non si arrestano!
Borroka da bide bakarra!
La lotta è l’unico cammino!
TUTTI LIBERE!

da Un Caso Basco a Roma

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Carlos Garcia Preciadoeuskal herriaPaesi Baschiprigionieri politici

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Inquietudini irrisolte in Euskal Herria e Corsica

Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato la vita a cinque operai

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ministro israeliano chiede l’esecuzione di tutti i prigionieri palestinesi

Il ministro israeliano del Patrimonio, Amichai Eliyahu, ha chiesto l’esecuzione dei prigionieri palestinesi in modo che non vengano rilasciati in qualsiasi futuro negoziato con la resistenza palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chi sono i prigionieri palestinesi in Israele

Con lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas si è scatenata una fiera di maldicenze o di luoghi comuni non verificati: come, ad esempio, il fatto che i prigionieri palestinesi rilasciati, minorenni al momento dell’arresto, fossero tutti accusati o colpevoli di crimini gravi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Foto e video dei prigionieri palestinesi liberati

Centinaia di palestinesi nella città di Beitunia, nella Cisgiordania occupata, accolgono il primo gruppo di donne e bambini rilasciati dall’occupazione israeliana come parte dell’accordo di scambio di prigionieri tra la resistenza palestinese e Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il punto di vista del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina su quanto sta accadendo

Riproduciamo alcuni articoli e dichiarazioni del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina sulla fase che si è aperta in Medio Oriente dal 7 ottobre. In un momento in cui il dibattito pubblico è ambiguo e confusionario leggere le parole dei compagni e delle compagne impegnate direttamente nella lotta può essere utile ad orientarsi. Buona […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

200 palestinesi arrestati in una settimana

Cisgiordania. Nell’ultima settimana, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno arrestato circa 200 palestinesi provenienti da diverse aree della Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Silenziando il mio dolore”: la “guerra psicologica” israeliana contro le famiglie dei prigionieri

Negli ultimi sei anni, Hasna Zourob, 60 anni, ha combattuto una battaglia su due fronti. Uno contro il cancro e l’altro contro l’occupazione israeliana che le ha impedito di vedere suo figlio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata del prigioniero palestinese: come sono sopravvissuto a un decennio nelle prigioni israeliane

Un attivista palestinese ed ex prigioniero politico racconta del periodo trascorso in una prigione israeliana, dove ha creato una comunità tra i suoi compagni di prigionia

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Héctor Llaitul, storico portavoce del CAM (Coordinamento Arauco Malleco), parla dal carcere – Intervista esclusiva di Resumen Latinoamericano

Il 24 agosto 2022 il portavoce del CAM Héctor Llaitul è stato arrestato e condotto in via preventiva nel carcere di Concepción, insieme ad altri weichafe dell’organizzazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i prigionieri politici di Eloxochitlán

Lo scorso 20 dicembre ne è stato liberato uno, Isaías Gallardo, ma sono ancora in sei ad attendere giustizia. Sono vittime di un vero e proprio montaggio giudiziario per essersi difesi dai cacicchi e dagli attacchi della politica tradizionale dello Stato di Oaxaca. di David Lifodi, da La Bottega del Barbieri È stato scarcerato lo […]