InfoAut

Contro il piano casa, per il diritto all’abitare

In continuità con la mobilitazione generale lanciate da Abitare nella crisi contro il piano casa del governo Renzi, questa mattina, dopo l’occupazione di martedì scorso degli uffici dell’emergenza abitativa, occupanti, sfrattati, senza casa e sportelli cittadini per il diritto all’abitare si sono dati appuntamento in piazza Palazzo di Città per continuare la mobilitazione sulla questione degli sfratti .

All’incontro, cui dovevano partecipare anche funzionari della locale Prefettura (assenti non giustificati) erano invece presenti l’Ass. Tedesco e la Vicesindaco Elide Tisi.

La delegazione ricevuta ha da subito portato all’attenzione quanto la questione dell’emergenza abitativa necessiti di un intervento strutturato non più rinviabile, che coinvolga tutti gli attori in campo cambiando radicalmente quelle (non)politiche abitative che hanno prodotto una situazione sociale di enorme precarietà che coinvolge ampi strati della popolazione di questa città e non solo.

Durante l’incontro è stata forte la richiesta dell’apertura di un tavolo politico sull’emergenza abitativa che ponga al centro una moratoria o graduazione degli sfratti, la sospensione immediata dell’art.610 (sfratto a sorpresa), stratagemma che Questura e Prefettura usano come pratica d’ufficio per fiaccare la resistenza dei picchetti e favorire padroni e palazzinari nel rientrare velocemente in possesso dell’immobile, requisizione degli alloggi sfitti, censimento delle case ATC inutilizzate e riutilizzo del patrimonio pubblico per l’emergenza abitativa straordinaria.

Incontro dai toni accesi che ha rotto quel muro di gomma dietro il quale la politica locale si era trincerata rispetto l’emergenza casa e che ha messo in luce ancora una volta l’immancabile rimbalzo di responsabilità politiche fra le varie istituzioni.

Se è vero che la mancanza di un piano casa regionale (l’ultimo è datato 2010) che faccia ripartire l’edilizia residenziale pubblica (anche se le “indicazioni” del governo Nazionale sembrano andare in tutt’altra direzione) pesa parecchio, altrettanto palese è l’inadeguatezza delle Istituzioni cittadine nel fornire indicazioni politiche chiare su come approcciarsi al problema.

Nell’era del “non ci sono i soldi ” e del “non dipende da noi” crediamo sia responsabilità oggettiva di un istituzione come il Comune, prendere posizione ed esporsi pubblicamente su temi così delicati e importanti come quello di cui stiamo parlando. Diversamente le varie dichiarazioni sul non occupare e sull’agire nella legalità contano meno di zero.

Sulla pratica degli “sfratti a sorpresa” registriamo ancora una volta il silenzio imbarazzato e imbarazzante dei rappresentanti del Comune, che continuano ad evitare l’argomento quasi la cosa non li riguardi, mentre è stata invece presa in carico la proposta di riutilizzo del patrimonio pubblico sfitto anche attraverso azioni di autorecupero che coinvolgano direttamente quei nuclei che vivono la problematica abitativa.

Discorso a parte merita la richiesta di apertura di un tavolo politico che è stata “rimbalzata” a dopo le elezioni regionali previste per il 25 Maggio. Su questo riscontriamo una grossa criticità visto che evidentemente gli sfratti non aspettano le elezioni e a decine sono previsti per le prossime settimane.

Dopo l’incontro il presidio si è trasformato in un corteo che è arrivato fin sotto la Prefettura; alla delegazione che voleva salire per richiedere moratoria e sospensione art.610 è stato detto che “purtroppo” non c’era nessuno e che il Prefetto era in altre faccende affaccendato (per la precisione pare presenziasse alla festa della polizia….).

Il tutto mentre Torino continua a rimanere capitale degli sfratti e quotidianamente le persone finiscono per strada.

Dopo la giornata di oggi continua a essere sempre più forte la voglia di lottare. E proprio quella rabbia che vediamo tutti i giorni ci fa dire con certezza: #renzistaisereno…ci vediamo l’11 luglio!

E se le soluzioni non arriveranno ci penseremo noi a prenderci quello che ci spetta!

Occupanti, sfrattati, senza casa e sportelli cittadini per il diritto all’abitare

#stopsfratti #no610 #nopianocasa #renzistaisereno #civediamolundici

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casaoccupazionipiano casarenzisfrattitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Chi ha paura dei cittadini attivi ?

In molte città italiane le motoseghe che abbattono alberate al riparo di barriere e di schieramenti di forze dell’ordine stanno producendo anche lacerazioni tra popolazioni e amministratori. A cosa porteranno queste fratture? E quali saranno gli effetti del rifiuto dei tecnici comunali di confrontarsi con gli agronomi che sostengono le istanze dei cittadini?

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Le ragazze di Torino in sciopero della fame

Da martedì 6 febbraio al carcere di Torino nella sezione femminile è iniziato un nuovo sciopero della fame.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: contestazione alla RAI, cariche sui manifestanti

Hanno fatto molto scalpore in questi giorni le parole pronunciate dall’Amministratore Delegato RAI, Roberto Sergio, in sostegno al governo israeliano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Protesta degli agricoltori a Torino Sud.

Da lunedì 5 febbraio alle porte di Torino Sud è iniziato uno dei tanti presidi della protesta dei trattori, che in queste ultime settimane ha preso piede in tutto il paese.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: “Così è, ci pare”

Abbiamo aspettato qualche giorno prima di prendere parola davanti alla delibera sull’Askatasuna emessa dal Comune di Torino. Fatecelo dire, le reazioni scomposte a cui abbiamo assistito ci hanno fatto ridere sotto e sopra i baffi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: giustizia ad orologeria?

Questa mattina compagne e compagni di diverse realtà politiche cittadine, tra cui la nostra, hanno ricevuto misure cautelari venendo svegliati la mattina presto dalla Digos.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Askatasuna “bene comune”.

E’ di due giorni fa la delibera passata al Comune di Torino che ha avviato il percorso per rendere “bene comune” il centro sociale Askatasuna, spazio sociale che esiste da 27 anni sul territorio cittadino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Appendere uno striscione non è reato: i magistrati di Torino archiviano le denunce a Extinction Rebellion e Fridays for Future

Sono cadute tutte le accuse contro gli attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future per aver appeso, a novembre 2023, uno striscione dal tetto dell’Oval di Torino durante l’Aerospace and Defence Meeting.