InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ultras: vinti tutti i ricorsi contro le 36 (illegittime) diffide al gruppo Brescia 1911

).

La loro “colpa” era quella di essere partiti da Brescia sprovvisti della famigerata tessera del tifoso, obbligatoria per accedere negli stadi dove si giocano  buona parte delle partite di calcio  professionistico.  Tra l’altro non furono fermati allo stadio: in sostanza era bastata la presunta “intenzione” di andarci a far scattare questo dispositivo, deciso arbitrariamente dalle questure.

Tutti questi ultras, che con il gruppo portano avanti da anni la battaglia per la verità e giustizia sul massacro di , pestato e spedito in coma dalle manganellate  della polizia alla stazione Fs Verona Porta Nuova nel settembre 2005, al termine di Hellas Verona – Brescia, oggi adesso vinto il ricorso fatto presso il Tar della Liguria, vedendosi quindi annullare questo dispositivo.

Noi abbiamo intervistato Diego, portavoce del gruppo ultras, che ai nostri microfoni ci aggiorna sul fatto che da La Spezia il provvedimento di annullamento è stato recepito. Adesso la palla passa alla Questura di Brescia. Ascolta o scarica l’intervista

Di seguito il comunicato stampa diffuso dal gruppo ultras nella giornata del 2 aprile:

Non è un Paese per Ultras…
La Spezia vs Brescia 2013/2014: una vittoria annunciata

Poiché le varie Questure sono diventate improvvisamente timide e piuttosto refrattarie (o forse sono semplicemente imbarazzate?!) nel rendere pubbliche notizie riguardanti il nostro gruppo, ci vediamo costretti a farlo direttamente.

Dopo quasi cinque mesi dalla famosa trasferta di Sarzana; dopo il trattamento subito per l’occasione; dopo le notizie fuorvianti emesse da alcuni rappresentanti delle Istituzioni; dopo le insinuazioni avanzate tramite mezzo stampa dagli stessi rappresentanti; dopo una “meticolosa” indagine; dopo un’accusa campata in aria e formulata in maniera quantomeno discutibile; dopo tre/quattro lunghi mesi di diffida (in alcuni casi con doppia firma); dopo un’appassionata conferenza stampa durante la quale abbiamo cercato di ristabilire la verità denunciando, fra l’altro, tutte le storture di un sistema autoritario e liberticida che priva i tifosi -e in particolar modo gli Ultras- di diritti fondamentali, sanciti fra l’altro dalla Costituzione; dopo un ricorso al TAR della Liguria che ha prosciugato tutte le nostre risorse (soprattutto economiche), ma non certo le nostre convinzioni e le nostre speranze; dopo tutto questo e molto altro ancora, possiamo oggi annunciare con immensa gioia -e un certo orgoglio- di avere vinto i ricorsi fatti per le trentasei diffide subite dal nostro gruppo durante la trasferta in terra ligure.

Come promesso, tanti mesi fa abbiamo iniziato questa battaglia civile (quindi non solo Ultras) per la Libertà di tutti, in difesa cioè di quegli articoli della Costituzione (ad esempio l’Art.16, in altre parole libertà di circolazione!) tanto decantati da chi poi ha la coscienza (o l’incoscienza?!) di emanare leggi speciali senza preoccuparsi delle conseguenze da esse causate (quando si elargisce un potere illimitato -e a volte inebriante- a Questure e funzionari spesso “impreparati”, i risultati non possono essere diversi, lo insegna la storia).

Abbiamo dato fondo a tutte le energie in nostro possesso per far sì che la verità venisse finalmente a galla (e questo sebbene -quasi- tutti avessero già capito l’antifona), dimostrando una volta per tutte: le nostre reali intenzioni; le loro reali intenzioni; l’assurdità di una pena sproporzionata e gratuita; la situazione imbarazzante e paradossale creata dall’introduzione della tessera del tifoso, vero e proprio strumento di discriminazione sociale; la deriva democratica del nostro Paese.

Non sappiamo se ci siamo riusciti, quantomeno ci abbiamo provato (in ogni caso, la sentenza di piena assoluzione emanata dal TAR della Liguria non può che dar forza alle nostre teorie e alle nostre battaglie).

In sostanza, abbiamo cercato in ogni modo di far valere quei diritti succitati, validi per qualsiasi altro cittadino italiano, ma preclusi -evidentemente- a chi indossa i colori della propria squadra.

Il rischio infatti è che prima o poi si generi un precedente inquietante non solo per il mondo del tifo organizzato, oggi più che mai demonizzato e criminalizzato, ma anche per il resto della società civile.

Di fatto, quello che ieri era per gli Ultras, oggi -purtroppo- è per tutta la città!

Lo sappiamo, l’Italia non è un Paese per… Ultras, ma noi crediamo che questa volta si sia superato il limite, andando addirittura oltre quell’ostilità dichiarata (non certo giustificata) dal sistema nei nostri confronti, oltretutto con dei costi pubblici che ricadranno inevitabilmente sulla stessa società civile di cui noi, fino a prova contraria, facciamo parte.

Meditate gente, meditate…
Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord

Brescia02/04/2014

P.S. Un ringraziamento sentito va a chi ci è stato vicino in questi momenti difficili: ai cittadini bresciani, agli Ultras italiani, a tutti i “gnari” del gruppo che non hanno mai mollato, nonostante tutto, e in particolare agli avvocati Giovanni Adami ed Ennio Buffoli, per il loro coraggio e la loro professionalità.

Loro, a differenza di altri, ci hanno sempre creduto, ci hanno sempre sostenuto e ci hanno regalato una delle più belle vittorie della nostra storia, oltretutto inequivocabile.

Un grazie anche alla stampa bresciana, da noi spesso criticata, anche duramente. Mai come in questa occasione infatti si è distinta per obiettività e intelligenza, riconoscendo immediatamente il valore delle nostre proteste e dimostrando così il significato della difficile professione del giornalista.

P.P.S. Qualcuno penserà ora che dopo aver vinto il ricorso contro le suddette diffide potremo tornare tranquillamente allo stadio.

Non è così.

Purtroppo, nonostante la nostra sia ormai una vittoria acclarata, la farraginosa burocrazia italiana (e l’insofferenza delle Questure in questione) ci costringerà molto probabilmente a saltare ancora qualche partita.

Infatti, c’è ancora da sciogliere:

-il nodo dei biglietti/voucher (tuttora sbarrati) che possono essere ripristinati solo dalle rispettive Questure (si accettano scommesse al riguardo, soprattutto sui tempi di sblocco);

-quello delle firme (potrebbe sembrare pazzesco, ma la firma non decade contemporaneamente alla diffida, nonostante sia da essa generata);

-la questione del foglio di via che ha colpito uno dei responsabili del nostro gruppo (in questo caso si può notare il massimo del paradosso: dopo aver vinto il ricorso contro un’ingiusta diffida, non può recarsi allo stadio a causa di un altro provvedimento amministrativo ben più invasivo/restrittivo che, guarda caso, ha ragione d’essere proprio in virtù della stessa diffida ormai decaduta).

Morale della favola: la strada per la diffida è diretta e sempre in discesa; quella per ritornare allo stadio è sempre un calvario.

Da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Quando il polemos si fa prassi

Majakovsky aveva paura che «una corona» avrebbe potuto «nascondere la sua fronte così umana e geniale e così vera» e «che processioni e mausolei» avrebbero offuscato la «semplicità di Lenin».

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Conclusa la seconda edizione. Video e Podcast degli incontri

La seconda edizione del Festival Altri Mondi/Altri Modi si è chiusa. E’ stata un’edizione intensa e ricca di spunti: sei giorni di dibattiti, musica, spettacoli, socialità ed arte all’insegna di un interrogativo comune, come trovare nuove strade per uscire dal sistema di oppressione, guerra e violenza che condiziona quotidianamente le nostre vite?

Immagine di copertina per il post
Culture

Le ultime parole scritte da Malcolm X riguardavano il sionismo. Ecco cosa disse

Per Malcolm X, il sionismo era indissolubilmente legato al più ampio colonialismo europeo. In un passaggio poco conosciuto scritto poco prima del suo assassinio, affermò chiaramente che vedeva il sionismo non solo come una minaccia per la Palestina, ma per l’intero Terzo Mondo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Oscar 2024: celebrità e stelle del cinema chiedono cessate il fuoco a Gaza

Numerose celebrità e stelle del cinema di Hollywood di alto profilo hanno manifestato il loro sostegno e la loro solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza, chiedendo un cessate il fuoco sul tappeto rosso degli Oscar 2024.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alle radici della Rivoluzione industriale: la schiavitù

E’ considerato come uno dei più noti storici dei Caraibi, insieme a Cyril Lionel Robert James, soprattutto per il suo libro intitolato “Capitalismo e schiavitù”, appena pubblicato in Italia da Meltemi editore.

Immagine di copertina per il post
Culture

ALTRI MONDI / ALTRI MODI VOL.II “Viaggio al centro della Terra”

Non si tratta di cercare degli altrove impossibili, altri mondi alternativi, comunità utopiche. Il centro della Terra è qui, in un angolo di mondo inesplorato.. in altri modi di agire, di contrapporsi, di emanciparsi, tutti da esplorare.

Immagine di copertina per il post
Culture

Art Not Genocide: oltre ventimila artisti firmano contro la presenza israeliana alla Biennale di Venezia

«Offrire un palcoscenico a uno Stato impegnato in continui massacri contro il popolo palestinese a Gaza è inaccettabile».

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Culture

Dune nell’immaginario di ieri e di oggi

Dune può dirsi un vero e proprio mito contemporaneo capace di segnare profondamente l’immaginario collettivo

Immagine di copertina per il post
Culture

La propaganda di Israele nel più popolare sport americano

Israele ha approfittato dei 123 milioni di telespettatori, il massimo dallo sbarco sulla Luna del 1969, che hanno visto la finale del campionato di Football americano, per fare propaganda.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sui fatti di ieri, rispondiamo ai Ministri.

Sui fatti di ieri, tutti i ministri presenti si sono spesi in dichiarazioni abbastanza perentorie e retoriche ai giornali, come al solito ribaltando la realtà e ricostruendo uno scenario molto fantasioso su quelle che sono state le dinamiche della piazza di contestazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Tamburini di guerra

Mentre gli stati continuano ad ammassare armamenti il tentativo di condizionamento dell’opinione pubblica sull’inevitabilità della guerra raggiunge nuove vette, tra giornalisti che lodano i benefici per l’economia dell’industria delle armi, propaganda nelle scuole e proposte politiche scellerate.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Contro fascismo, sessismo, razzismo e guerra. Ora e sempre resistenza! Siamo sempre qua.

La facciata del centro sociale Askatasuna assume una nuova veste. In un presente senza storia rimettiamo al centro la Storia di ieri per guardare in avanti, in una prospettiva in cui c’è bisogno di tutta la capacità, le forze, le intelligenze di ognuno e ognuna per produrre trasformazioni .

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le “collaborazioni” delle Università: ma la scienza è neutrale?

Se la scienza possa o non possa essere neutrale rispetto al suo utilizzo per finalità diverse è un tema che merita qualche riflessione non troppo superficiale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torture al carcere minorile “Beccaria” di Milano

Torture e violenze (anche sessuali) sui minorenni al Beccaria: arrestati 13 poliziotti penitenziari, 8 sospesi dal servizio.