InfoAut
Immagine di copertina per il post

Firenze. Lotta per la casa, duecento in piazza: “case subito o saranno barricate”

||||

 

E’ iniziata alle 10 del mattino la protesta sotto la Prefettura. Dopo venti minuti, ai primi manifestanti arrivati in via Cavour uniscono i cento rifugiati somali che hanno raggiunto la Prefettura in corteo partendo dall’occupazione di via Spaventa. “A sei mesi dalla morte di Alì Muse nel rogo dell’ex-Aiazzone, si prepara l’ennesimo sgombero dei rifugiati politici, ancora una volta senza soluzioni abitative stabili e dignitose”. E su questo gli slogan urlati parlano chiaro: “se ci sgomberate, saranno barricate”, viene ripetuto più volte in coro sotto la Prefettura.

Il movimento di lotta per la casa richiede un blocco immediato degli sfratti e degli sgomberi, dentro un contesto di completo fallimento delle politiche abitative messe in campo dal comune di Firenze. “Dal 12 giugno – in sordina – la Direzione dei Servizi Sociali ha disposto la chiusura di ogni tipo di accoglienza temporanea per persone in emergenza abitativa per “tagliare la spesa sociale e rientrare nei parametri di bilancio”. I piani di realizzazione di “alloggi volano” sbandierati dall’assessore Funaro a gennaio restano solo parole”. “Il blocco immediato degli sfratti e degli sgomberi è un atto minimo e dovuto. Ma non sufficiente: è l’ora di cambiare politiche. E’ l’ora di chiudere l’epoca delle “strutture” e dell’emergenza infinita.”

Sotto accusa è ancora una volta il “business dell’accoglienza” che oggi vede il Comune spendere una media di 680€ per un singolo posto letto in strutture dormitorio destinate a donne e minori vittime di sfratti e sgomberi. Un modello di accoglienza che negli anni ha riprodotto all’infinito l’emergenza e ha prosciugato le casse comunali.

Dopo un ora di protesta rumorosa, un corteo di duecento persone parte in direzione degli uffici dell’Assessorato alle Politiche Sociali. La manifestazione attraversa le vie “bene” della città per poi fermarsi sotto le finestre dell’assessore Funaro, davanti ad un folto schieramento di polizia che blinda gli accessi al palazzo. “L’assessore non può più nascondere il proprio fallimento. E’ una bugiarda seriale, che continua a mentire anche rispetto alla circolare del 12 giugno che ha chiuso le accoglienze per chi viene colpito da sfratti e sgomberi. In questi anni si è preoccupata solo di ingrassare le cooperative a cui ha affidato la gestione delle strutture per l’emergenza. Ora basta. L’emergenza si risolve con le case”. La manifestazione si conclude con una promessa: “già dai prossimi giorni ci saranno nuove mobilitazioni, finchè non faremo affondare questa barca che fa già acqua da tutte le parti. Questo sistema di accoglienza ha fallito”.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

accoglienzalotta per la casarifugiatisgomberi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La questione abitativa nella città di Torino

Nell’ultimo anno abbiamo visto un aumento degli affitti del 100%, infatti ora il prezzo medio di un bilocale in Barriera di Milano si aggira attorno agli 800 EURO, e un aumento degli sfratti del 230%, infatti oggi a Torino gli sfratti in corso sono 6000!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: Studentessa colpita con un calcio al pube. I collettivi accusano polizia

E’ successo durante le proteste che mercoledì hanno risposto agli sgomberi di via Corticella e via Filopanti: è “una violenza sessuale praticata da un uomo, nel corso dello svolgimento di un’attività in divisa”, affermano Cua e Plat, annunciando l’intenzione di “denunciare questo poliziotto, il suo caposquadra, il questore ed il ministro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi a catena dal Sud al Nord Italia

Tra ieri e oggi diversi spazi occupati, attraversati da differenti progetti e realtà sociali e aggregative, sono stati colpiti da un duro attacco repressivo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

2.7 Radura || Un posto dove stare. La lotta per la casa a Pavia

La questione abitativa viene spesso considerata come un problema relegato alle metropoli. In realtà anche nelle città medio-piccole gli sfratti, i pignoramenti, l’aumento del costo degli affitti sono fenomeni all’ordine del giorno.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Nuovo “pacchetto sicurezza”: piu’ armi per le forze dell’ordine, piu’ carcere per tutti gli altri

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’ennesimo pacchetto sicurezza: un libro degli orrori con le forze dell’ordine che potranno pure avere un’arma privata a casa, un nuovo reato per le proteste nelle carceri; da 2 a 7 anni per chi occupa un immobile a scopo abitativo e procedure lampo per gli sgomberi degli immobili, 6 anni per la proteste dei migranti nei lager detentivi chiamati Cpr, un ulteriore giro di vite sui blocchi stradali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: Glitchousing Project – Nuovo spazio occupato nel cuore della città

L’ex Istuto Zoni, una residenza universitaria privata della fondazone R.U.I. da anni in disuso, è stata occupato questa mattina dal Collettivo Universitario Autonomo di Bologna. “Nasce Glitchousing Project”, scrive il CUA, “una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale”. “All’interno del Glitchousing Project”, prosegue il CUA, “si trovano gli Student Hostel: spazi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: sgomberata l’occupazione abitativa di Via Esterle

A Milano le forze dell’ordine, in gran numero, hanno iniziato all’alba di martedì 29 agosto lo sgombero dell’occupazione abitativa di via Esterle. Lo stabile è di proprietà del Comune guidato dal sindaco Beppe Sala.