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Modena: una giornata di intensa lotta per la libertà di movimento!

Tanta era la rabbia, per le scarse possibilità di ottenere documenti in tempi rapidi e sicuri, per la condizione di schiavitù a cui sono sottoposti con il ricatto del lavoro volontario non retribuito e per quei diritti che ogni giorno vengono attaccati da una governance sempre più interessata a utilizzare la marginalità sociale per trovare consenso elettorale tramite dispositivi repressivi.

Il concentramento del corteo si è dato in stazione dei treni, luogo simbolo dell’attacco istituzionale verso la povertà (travisata dietro al termine ‘degrado’), si è poi preseguito verso la prefettura passando per il centro cittadino, raccogliendo la solidarietà di chi vive quotidianamente precarietà e il disagio sociale. In piazza insieme a “Modena Refugees” anche il S.I. Cobas, sindacato autorganizzato che dato vita a numerosi momenti di lotta davanti ai cancelli delle aziende della provincia modenese, lottando contro caporalati e mafia delle cooperative.

Ha preso parte alla manifestazione anche il “Comitato di lotta per il diritto all’abitare” che, insieme ai S.I. Cobas, sta argomentando il piano politico locale nel senso del contrasto alle politiche PD nazionali e cittadine, sempre a tutela della rendita e di interessi milionari, mai di chi rivendica casa, reddito e dignità.

Al grido ‘Libertà’ e ‘We Must Win’ l’impetuosa mobilitazione si è diretta verso la Prefettura. Qui il potere governativo si è apparentemente impegnato a risolvere le problematiche relative ai documenti, intervenendo su tutte le richieste di rispetto dei diritti negati ai richiedenti asilo. Ha infine scaricato molte responsabilità sulla Questura. A quel punto il corteo si è mosso in quella direzione, determinato e compatto, in cui tutti assieme si è bloccato Largo Garibaldi, via Ciro Menotti e via Divisione Acqui durante il passaggio. 

I tutori dell’ordine pubblico si sono schierati a difesa del palazzo della Questura, impedendo il passaggio e ricevendo solo una delegazione negli uffici del questore. In quel frangente un breve momento di tensione ha permesso alle forze repressive di rendersi conto della forza esercitata da questo soggetto politico.

La giornata di oggi ha permesso di ottenere le prime vittorie: rinnovo valido per sei mesi finalmente sbloccato dopo mesi di assurdità burocratiche e amministrative.

Rilascio della Carta D’Identità per tutti e tutte, con la possibilità di richiedere, ad esempio, la residenza. Tanto rimane da fare, ‘la lutte continue’ era il cardine degli interventi susseguitisi oggi, la chiusura del CPR di prossima apertura nel modenese dovrà certamente divenire un obiettivo, sviluppando altresì una chiara e reale contrapposizione conflittuale antagonista rispetto al mondo cooperativistico e politico, locale e nazionale.

Prossimo appuntamento per domenica 21/05 per un’assemblea pubblica aperta.

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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